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Applauso: si applaude alla fine dello spettacolo o di ogni atto per manifestare il gradimento dell’Opera e dei suoi interpreti. A volte il pubblico applaude anche alla fine di un’aria o di un brano che ha particolarmente apprezzato. 
Assolo: è un brano musicale, cantato o suonato, eseguito da un singolo interprete che emerge, quindi, come solista.
Atto: un’Opera può essere formata da uno o più atti. Tra l’uno e l’altro ci sono gli intervalli, durante i quali si cambiano le scene e gli spettatori si intrattengono nel Soyer.
Attrezzeria: grande magazzino del Teatro in cui si conservano tutti gli arredi e oggetti usati per i diversi spettacoli.
Attrezzista: il responsabile dell’allestimento delle scene, atto per atto, con gli elementi di arredo e gli oggetti necessari allo spettacolo, che riporrà, dopo l’uso, nell’attrezzeria.

Bacchetta: lo strumento usato dal Direttore d’Orchestra per dirigere gli orchestrali.
Baritono: la voce maschile intermedia tra quella più acuta del tenore e quella più grave del basso.
Basso: la più grave delle voci maschili.
Belcanto: tecnica di canto virtuosistico caratterizzata da agilità nel fraseggio.
Bis: è un termine internazionale che indica la ripetizione di un’aria appena cantata su richiesta del pubblico. 
Boccascena: grande arco che separa il palcoscenico dalla platea.
Botteghino: è la biglietteria del Teatro dove si vendono i biglietti.
Buca del suggeritore: un piccolo vano  che si affaccia al centro del palcoscenico, al palcoscenico.
Buca d’orchestra: Spazio interrato ( per questo si chiama buca ! ) tra la platea e il palcoscenico in cui prendono posto gli orchestrali. Viene anche chiamato “ golfo mistico “.
 

Camerini: sono i locali in cui gli attori indossano il costume di scena e si truccano prima dello spettacolo e nel quale, a fine recita, fanno una doccia e si rivestono.
Cambio: le modifiche di scena per rappresentare diversi ambienti in cui si svolge la storia dell’Opera. Generalmente avvengono durante gli intervalli tra gli atti o in momenti di buio sul palcoscenico. Talvolta però, i cambi di scena, con l’aiuto dei cosiddetti servi di scena, di luci e di costume possono avvenire anche a vista.
Cartellone: il programma di un Teatro d’Opera che elenca gli spettacoli della stagione.
Chiamata: gli applausi che richiamano in scena i cantanti alla fine di uno spettacolo.
Comparsa: Una persona che partecipa allo spettacolo vestita e truccata senza cantare né parlare. Le comparse di solito si trovano solo nelle grandi proCorpo di ballo: l’insieme di ballerini e ballerine che non ricoprono il ruolo dei primi ballerini (detti anche étoile) e che, come il coro, rappresentano gruppi di persone: dame e cavalieri, zingari, popolani.
Coro: il gruppo di cantanti che cantano insieme i brani corali. Il coro è formato da molti cantanti, anche 80 persone, ed è composto da uomini e donne dei diversi registri di voce.
Costumista: il professionista che, d’accordo con il regista e lo scenografo, disegna i costumi, ne sceglie i tessuti e ne controlla anche la realizzazione da parte delle sarte

Datore Luci: il tecnico specializzato che collabora con il regista per impostare le luci dello spettacolo.
Debutto: la prima rappresentazione di un’opera di fronte al pubblico. Si usa questo termine anche per indicare la prima replica di un’opera in una nuova città, e la prima interpretazione di un cantante di fronte a un pubblico.
Didascalie: Note del libretto che descrivono l’epoca e i luoghi in cui si svolge la trama.
Direttore d’orchestra: Il maestro che coordina e dirige i professionisti d’orchestra il canto degli interpreti.

Ensemble: detti anche “momenti d’assieme”, sono i momenti di un’opera in cui più interpreti cantano insieme: duetti, terzetti, quartetti, e così via. Si dicono momenti d’assieme anche quelli con il coro.
Etoile: termine francese che significa stella, sinonimo di prima/o ballerina /o.
 

Fiasco: Si dice di un’opera che ha un totale insuccesso.
Fondale: una grande tenda di stoffa nera, ma anche colorata o dipinta, che costituisce lo sfondo della scena.
Foyer: detto anche “ridotto”, è lo spazio in cui si intrattengono gli spettatori prima dello spettacolo e durante gli intervalli.
 

Gelatina colorata: filtro in vetro o in plastica che si applica  ai proiettori teatrali. 
Golfo mistico: Sinonimo di buca d’orchestra.
Grand-opéra: genere operistico francese caratterizzato da grande sfarzo. Generalmente basato su trame storiche, prevede 5 atti, vasti cori, balletti e scene sontuose.

Impresario: la persona responsabile di una compagnia di artisti che realizza uno spettacolo, di cui cura anche tutti gli aspetti amministrativi.
Intermezzi: brevi spettacoli di carattere buffo che venivano allestiti nel 1700 tra un atto e l’altro delle opere serie.

Libretto: il testo letterario, che contiene il dialogo e le didascalie dell’opera.
Librettista: autore delle storie e dei libretti d’opera.
Loggione: file i posti a gradinata che si trovano sopra i palchi. Sono i posti più economici, di solito occupati dai veri intenditori d’opera.
 

Macchinista: il tecnico addetto al montaggio e smontaggio delle scene e al funzionamento dei dispositivi meccanici per i movimenti e gli effetti scenici.
Maestri collaboratori: i maestri di musica che collaborano con il direttore e il regista per la realizzazione dello spettacolo: Direttore del coro, Direttore di palcoscenico, Suggeritore, ecc.
Melodramma: Sinonimo di opera lirica.
Mezzosoprano: la voce femminile intermedia tra quella più acuta del soprano e quella più grave del contralto.
 

Occhio di bue: faro teatrale che viene impiegato per attirare l’attenzione su di un determinato personaggio od oggetto.
Opéra-comique: genere d’Opera lirica, nato in Francia, che contiene anche alcuni dialoghi parlati. A volte viene erroneamente confuso con l’opera buffa italiana che, invece, non prevede dialoghi parlati ed è sempre di argomento comico.

Orchestra: Il gruppo formato da ottanta e più musicisti che suonano insieme nella buca d'orchestra, guidati dal direttore d'orchestra.
Ouverture: Termine francese che significa "introduzione" e che indica il brano sinfonico che suona l'orchestra all'inizio di un'opera.
 

Palco: Nei teatri d'opera, il palco è di primo, secondo, o terzo ordine, a seconda del piano in cui si trova, ed è un piccolo locale per 4-6 persone con un balconcino che si affaccia sulla sala.
Palcoscenico: Lo spazio in cui si rappresenta l'opera, sopraelevato rispetto alla platea per permettere agli spettatori seduti di vedere bene lo spettacolo.
Parrucchiera: La persona responsabile di pettinare e acconciare le parrucche o i capelli dei cantanti.
Partitura: Il volume che contiene tutta la musica di un'opera scritta su righi mu­sicali sovrapposti, che corrispondono ai diversi strumenti dell'orchestra. Viene usata dal direttore d'orchestra per dirigere.
Platea: Uno spazio pieno di poltrone posto di fronte al palcoscenico.
Podio: La pedana, dentro la buca d'orchestra, su cui sta in piedi il direttore d'orchestra.

Prima: La prima serata di un'opera in cartellone.
Primi ballerini: I ballerini solisti del balletto.
Professori d'orchestra: I musicisti che suonano nelle orchestre d'opera e in quelle sinfoniche.
Proscenio: La parte del palcoscenico rivolta verso il pubblico.

Quinta: Striscia di stoffa che scende dall'alto fino al piano del palcoscenico chiu­dendolo ai lati. Si dice che un cantante "sta in quinta" quando non è visibile allo spettatore e aspetta il suo turno per entrare in scena.

Ribalta: La parte anteriore del palcoscenico sporgente verso la sala.

Recitativo: Tipo di canto che imita il ritmo e l'intonazione del parlato.
Recitar cantando: Lo stile dei primi esempi di teatro musicale (opera fiorentina) caratterizzato da un canto semplice ed espressivo, intermedio tra la voce parlata e quella cantata.
Regista: Il responsabile artistico della parte non musicale dello spettacolo che decide la recitazione dei cantanti e del coro in palcoscenico e che, d'accordo con scenografo e costumista, imposta l'ambientazione dello spettacolo.

Registro di voce: L'estensione di una voce in base alla quale viene classificata.

Repertorio: Complesso delle opere liriche comunemente messe in scena da un teatro. Indica anche l'insieme dei ruoli che un cantante è in grado di interpretare.                                                                                

Sarta: Chi fa i costumi seguendo le istruzioni del costumista. Le sarte hanno anche il compito di adattare i costumi del teatro alle misure dei cantanti.

Scenografo: Chi, d'accordo con il regista, progetta e disegna le scene dell'opera.

Scenografia: La progettazione e i disegni tecnici delle scene.

Servo di scena: Chi ha il compito di portare in palcoscenico gli oggetti e gli attrezzi necessari e di toglierli quando non servono più.

Singspiel: Significa "canto e recitazione" e indica un genere sviluppatosi nei paesi di lingua tedesca, caratterizzato dall'alternanza di parti parlate e parti cantate.

Sipario: Tendaggio di stoffa, spesso di velluto rosso, che nasconde il palcoscenico prima dell'inizio dello spettacolo.

Solista: Cantante che nell'opera svolge un ruolo da protagonista e si esibisce da solo in una parte di rilievo.

Soprano: Il registro più acuto della voce femminile.

Spartito: Il volume che contiene la musica d'opera, originariamente composta per voci e orchestra, in una versione ridotta solo per voci e pianoforte completa dei testi del libretto. Lo usano i cantanti per studiare le loro parti.

Stage door: La porta di ingresso del teatro riservata agli artisti.

Suggeritore: Il maestro collaboratore che ha il compito di ricordare le battute ai cantanti. Una volta stava nella buca, mentre oggi sta più spesso in quinta.

Tragédie-lyrique: Genere d'opera, nato in Francia, caratterizzato da uno stile di canto severo, ispirato ai modelli di recitazione della tragedia francese. Altri elementi che caratterizzano questo genere rispetto all'opera italiana dell'epoca sono la struttura in 5 atti e l'inserimento dei balletti.

Tenore: Il registro più acuto delle voci maschili.

Tutù: Il costume, generalmente il tulle, indossato dalle ballerine.

Truccatore: Chi trucca i cantanti in modo che assumano l'aspetto dei personaggi dell'opera, così come indicati dal libretto e secondo l'ambientazione e i costumi dell'allestimento.

Sara Pasquali - Classe 3C e Flavio Galasso - Classe 2A